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2011
SCIENZA, TECNOLOGIA E DIRITTO. Percorsi interdisciplinari fra Genomica, Neuroetica e Corporeità
Contributi di : Francesco D'Agostino - Francesco Donato Busnelli - Daniele Condorelli - Franca Dagna Bricarelli - Guido La Rosa - Teresa Mattina - Giovanni Di Rosa - Sergio Belardinelli - Salvatore Amato - Fortunato Tito Arecchi - Mario Zappia
Nanoscienze, neuroscienze, nanoetica, neuroetica: più gli orizzonti della conoscenza si allargano e più emergono, con la stessa pretesa di particolarità e autonomia, specifiche sfere di elaborazione morale. Ci troviamo di fronte a una contrapposizione di modelli di sapere? L’uno pronto a circoscrivere e limitare le sfere di influenza e di azione dell’altro? Oppure si ripropone continuamente la domanda centrale di ogni elaborazione filosofica: quella dell'oltre? Oltre l’immediatezza del dato e l’ampliamento dei limiti della conoscenza, c’è la domanda sul senso dell’identità umana (bioetica), sulle strutture dei rapporti sociali (biopolitica), sui modelli di fruizione e gestione delle risorse (bioeconomia). Mettendo assieme formazioni culturali diverse (ingegneria, medicina, giurisprudenza), Bios and Law vuole costruire una struttura aperta di incontro, approfondimento e divulgazione. Questo convegno costituisce un’occasione particolare di riflessione, a partire dai problemi della genomica e delle neuroscienze applicate alla robotica. L’una e l’altra, allo sguardo in un osservatore esterno come il giurista o il bioeticista, sono avvicinate dalla provocatoria capacità di mettere in discussione la differenza tra naturale e artificiale, tra vivo e inerte, tra organismi semplici e organismi complessi. Come reagire di fronte ad artefatti biochimici in grado di riprodursi, a macchine molecolari, alla loro ibridazione reciproca nella biorobotica? E perché reagire? Se la struttura del diritto presuppone necessariamente l’inquadramento, la definizione, la catalogazione, forse la scienza potrebbe (o dovrebbe?) farne a meno. La scienza, ma non la tecnologia che, per operare sulla realtà, ha bisogno di brevetti, di modelli di gestione e di governance. E oggi una scienza senza tecnologia non è pensabile. Scienza, tecnologia e diritto sono, dunque, costrette ad incontrarsi ed a condizionarsi reciprocamente, ma le modalità e gli sviluppi di questi incontri sono ancora tutti da definire.
Contributi di : Francesco D'Agostino - Francesco Donato Busnelli - Daniele Condorelli - Franca Dagna Bricarelli - Guido La Rosa - Teresa Mattina - Giovanni Di Rosa - Sergio Belardinelli - Salvatore Amato - Fortunato Tito Arecchi - Mario Zappia
Nanoscienze, neuroscienze, nanoetica, neuroetica: più gli orizzonti della conoscenza si allargano e più emergono, con la stessa pretesa di particolarità e autonomia, specifiche sfere di elaborazione morale. Ci troviamo di fronte a una contrapposizione di modelli di sapere? L’uno pronto a circoscrivere e limitare le sfere di influenza e di azione dell’altro? Oppure si ripropone continuamente la domanda centrale di ogni elaborazione filosofica: quella dell'oltre? Oltre l’immediatezza del dato e l’ampliamento dei limiti della conoscenza, c’è la domanda sul senso dell’identità umana (bioetica), sulle strutture dei rapporti sociali (biopolitica), sui modelli di fruizione e gestione delle risorse (bioeconomia). Mettendo assieme formazioni culturali diverse (ingegneria, medicina, giurisprudenza), Bios and Law vuole costruire una struttura aperta di incontro, approfondimento e divulgazione. Questo convegno costituisce un’occasione particolare di riflessione, a partire dai problemi della genomica e delle neuroscienze applicate alla robotica. L’una e l’altra, allo sguardo in un osservatore esterno come il giurista o il bioeticista, sono avvicinate dalla provocatoria capacità di mettere in discussione la differenza tra naturale e artificiale, tra vivo e inerte, tra organismi semplici e organismi complessi. Come reagire di fronte ad artefatti biochimici in grado di riprodursi, a macchine molecolari, alla loro ibridazione reciproca nella biorobotica? E perché reagire? Se la struttura del diritto presuppone necessariamente l’inquadramento, la definizione, la catalogazione, forse la scienza potrebbe (o dovrebbe?) farne a meno. La scienza, ma non la tecnologia che, per operare sulla realtà, ha bisogno di brevetti, di modelli di gestione e di governance. E oggi una scienza senza tecnologia non è pensabile. Scienza, tecnologia e diritto sono, dunque, costrette ad incontrarsi ed a condizionarsi reciprocamente, ma le modalità e gli sviluppi di questi incontri sono ancora tutti da definire.
2008
I grandi prematuri. Rianimazione e trattamenti salvavita - 2008